IN RADIO PER PARLARE DI ANTI-EVOLUZIONSIMO


DOMANI, SABATO 15 SETTEMBRE, ALLE ORE 12:30 TORNA L’APPUNTAMENTO DI RADIOGLOBEONE.IT

 

INSIEME AL PROF. ENZO PENNETTA SI PARLERA’ DELLA PRESENTAZIONE  DI:

 

Architettura e Genetica.
Cosa Insegnare. Gli equivoci e i pregiudizi ancorati al concetto di “modernità”
di Maciej Giertych e Ettore Maria Mazzola
Edizioni Simmetria.

 

PARLEREMO DELL’INCONTRO EUROPEO DI DOMENICA 30 SETTEMBRE A PARIGI.

DELLE BUFALE NEODARWINISTE E DEI GROSSOLANO ERRORI DEL PROF. MARCO FERRAGUTI

NON MANCATE, ALLE 12:30 SINO ALLE 13:30 SU www.radioglobeone.it

Architettura e Genetica


Venerdì 14 settembre 2012, alle 20.30
presso la Libreria Aseq in via dei sediari 10.

Relatori: Maciej Giertych e Ettore Maria Mazzola
Introduce: Claudio Lanzi

Architettura e Genetica
Cosa Insegnare. Gli equivoci e i pregiudizi ancorati al concetto di “modernità”
di Maciej Giertych e Ettore Maria Mazzola
Edizioni Simmetria

La scuola dell’obbligo, i licei e l’università rappresentano un’enorme macchina burocratica, con dei costi altissimi, dove gli interessi di categoria, l’orientamento politico, il sostentamento del contenitore (scuola) a scapito del contenuto (educazione), l’interpretazione di “comodo” della storia e della scienza attraverso un’imponente messe d’interessi politico-finanziari, condizionano orientamenti, obiettivi e risultati del percorso di studi.  Le “prevenzioni” di una scuola e di un’università governate in tal modo producano idee asfittiche, parcellizzate, e asservite ad una cultura di regime terrorizzata da tutto ciò che non è “laico”, e, in tal modo, non creano né libertà né ampliamento delle coscienze, soprattutto nei due temi in oggetto.

Maciej Giertych è nato a Varsavia il 24 marzo 1936. Sopravvissuto alla rivolta di Varsavia del 1944, ha trascorso gli anni dal 1945 al 1963 in esilio in Gran Bretagna. Si è laureato in Scienze Forestali presso l’Università di Oxford nel 1958. Nel 1962 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisiologia Vegetale all’Università di Toronto, nel 1969 Dsc in Genetica degli Alberi Forestali presso l’Accademia di Scienze Agrarie di Poznan. Ricercatore presso l’Istituto di Dendrologia di Kornik dal 1962 al 2006, è uno specialista in Genetica delle Popolazioni degli alberi forestali, con 230 pubblicazioni scientifiche al suo attivo. Dal 1987 al 1990 è stato Vice Presidente del Consiglio del Cardinale Glemp. Dal 2001 al 2004 è stato membro del Parlamento polacco. Dal 2004 al 2009 è stato membro del Parlamento Europeo. Autore di 7 libri sulla politica. Sposato con Antonina Jachnik, ha 4 figli e 14 nipoti.

Ettore Maria Mazzola è architetto dal 1993. Autore di diversi libri e saggi di Urbanistica, Architettura e Sostenibilità, nonché docente di Architettura e Urbanistica presso la University of Notre Dame School of Architecture, è Vice-Presidente del “Gruppo Salìngaros”, nonché membro della Società Internazionale di Biourbanistica, dell’INTBAU (International Network for Traditional Building, Architecture & Urbanism), del International Making Cities Livable. È membro della Commissione Urbanistica della Sezione Romana di Italia Nostra. Tra i libri: Contro Storia dell’Architettura Moderna, Roma 1900-1940 – A Counter History of Modern Architecture, Rome 1900-1940, (Alinea Edizioni, Florence 2004); Architettura e Urbanistica, Istruzioni per l’uso – Architecture and Town Planning, Operating Instructions, prefazione di Léon Krier (Gangemi Edizioni, Rome 2006); Verso un’Architettura Sostenibile–To-ward Sustainable Architecture, prefazione di Paolo Portoghesi, (Gangemi Edizioni, Rome 2007);La Città Sostenibile è Possibile – The Sustainable City is Possible, prefazione di Paolo Marconi (Gangemi Edizioni, Rome 2010).

Claudio Lanzi ingegnere, si è dedicato alla ricerca, prima in Francia e poi in Italia, nel campo delle alte e basse energie elettriche. Ha pubblicato decine di articoli scientifici sulle maggiori riviste italiane del settore e alcune voci sull’Enciclopedia Treccani. Ha pubblicato vari testi per l’università e l’industria (Per gli editori Patron, Nis, Etas Sonzogno) con il contributo del CNR. Al programma scientifico e didattico nel campo dell’automazione, ha sempre affiancato un’attività di ricerca sulle scienze antiche. C. Lanzi è presidente dell’associazione Simmetria e direttore della omonima rivista, nonché historiografo e docente dell’Accademia Tiberina.  Svolge periodicamente corsi orientati verso lo studio della scienza tradizionale. E’ autore di diversi libri sulla geometria, sul simbolismo religioso e sulla scienza arcaica fra i quali: Ritmi e Riti; Orientamenti di derivazione pitagorica (Simmetria 2005) “Sedes Sapientiae, l’universo simbolico delle cattedrali”. Ultima pubblicazione come co-autore “Amorosa Sapienza” (Simmetria-2010).

Ingresso libero fino ad esaurimento posti (60).

Per qualsiasi ulteriore informazione, è possibile contattarci direttamente allo 06 6868400 oppure, via email, all’indirizzo info@aseq.it

LA GENETICA


Di Stefano Bertolini

Risposta 4 di 22 alle questioni di Aldo Piombino  

Aldo Piombino ha posto 22 questioni in seguito alla pubblicazione del libro curato dal prof. Roberto de Mattei “Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi”. Queste 22 questioni sono state promosse entusiasticamente in internet fra i vari blog evoluzionisti come un’ottima sfida al creazionismo. Va considerata l’esperienza di Piombino che si è laureato in Scienze Geologiche, ma secondo la sua biografia “non ho fatto il geologo”.

 Le questioni vengono riprodotte per intero, corredate delle relative risposte.

 Un suo amico, il prof. Maciej Giertych (che Lei sostiene essere un genetista quando a me risulta essere un dendrologo), sostiene che la formazione di razze o di varietà, fenomeno molto ben studiato sulle specie domestiche, consiste in una riduzione della diversità del genoma. Guarda caso è la stessa preoccupazione dei biologi conservazionisti (che sono anche evoluzionisti!): temono proprio per questo le conseguenze dell’isolamento fra loro di varie popolazioni di una stessa specie. Ma se questo è un aspetto molto importante ce n’è un altro: l’isolamento (geografico, alimentare o di altro genere) non Le sembra il sistema migliore per la speciazione perchè delle variazioni genetiche si possano fissare meglio in una piccola popolazione che in una grande?

 Sicuramente l’isolamento favorisce la selezione naturale e successiva fissazione delle rimanenti informazioni genetiche, che sono ridotte rispetto alla popolazione parentale. Più è piccola la popolazione isolata, più va favorito la deriva genetica fino ad arrivare all’effetto fondatore con solo una coppia o un’animale gravida. A maggior ragione l’isolamento porta ad una perdita di informazione genetica e l’impoverimento del patrimonio genetico. Un esempio sarebbero le zanzare che sono rimaste isolate nel metrò di Londra. Dopo solo 100 anni le zanzare rimaste nei tunnel sotterranei riescono solo a stento ad incrociarsi con quelle della popolazione parentale rimasta in superficie. Cosi sono sull’orlo di essere una nuova specie, a tal punto che ora vengono addirittura classificate come specie diverse: Culex pipiens in superficcie, e Culex molestus sotto terra (K.Byrne, R.Nichols, Culex pipiens in London Underground tunnels: differentiation between surface and subterranean populations, Heredity (1999) 82, 7–15). La rapidità di speciazione spesso lascia gli evoluzionisti a bocca aperta per i loro preconcetti di milioni di anni. Ci sono innumerevoli esempi di speciazione in corsia di sorpasso che lasciano i biologi evoluzionisti sbalorditi ma che sono perfettamente congrue ad una speciazione recente come proposta dalla posizione creazionista.

 A proposito, lo sa che sono stati proprio i genetisti a dimostrare che nella nostra specie non si possono biologicamente separare delle razze distinte dal punto di vista genetico [non ndr] esistono le razze, con ciò dando un messaggio di uguaglianza fra gli uomini di cui la Chiesa dovrebbe appropriarsi?

 Finalmente gli evoluzionisti sono arrivati a quello che la Bibbia ha sempre dichiarato: siamo tutti fratelli, figli di una sola coppia di genitori. Dio “ha fatto d’un sangue tutta la generazione degli uomini, per abitare sopra tutta la faccia della terra,” Atti 17:26.

 Per un reportage sull’origine di queste “scoperte” da parte degli evoluzionisti possiamo fare riferimento al progetto Eva Mitocondriale (Newsweek Magazine, Gen 11, 1988, “La ricerca di Adamo ed Eva”): “Questa scoperta porta un profondo messaggio di fratellanza biologica”, Science Magazine, 1998: “Introducendo nuove procedure forensi, il DNA mitocondriale sembra mutare molto più velocemente delle aspettative, sollevando delle questioni preoccupanti rispetto alla datazione degli eventi evoluzionisti… Usando il nuovo orologio, Eva dovrebbe avere solo 6000 anni.” Accecata dalle proprie prevenzioni, la giornalista indossa i suoi occhiali tinte dal preconcetto di milioni di anni e scrive: “nessuno pensa che sia così…” Tale data è perfettamente in linea con quella proposta dai creazionisti.