RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI DEI BATTERI, ancora una volta i creazionisti hanno avuto ragione.


Avete presente le mamme che intervengono sempre con i figli spiegando loro cosa è giusto e cosa è sbagliato? Avete presente che i figli non ascoltano mai i genitori commettendo poi moltissimi errori? Avete presente tutte le volte che avete fatto notare ad un amico che quello che stava per fare era un errore? Avviene così anche tra creazionisti ed evoluzionisti. Gli errori da parte degli evoluzionisti sono tantissimi e la ricerca continua a dimostrarlo. I creazionisti fanno presente tutte le volte che l’interpretazione materialista è errata ma non vengono mai ascoltati come succede con tutte le mamme. Dopo i vari anelli mancanti che tali non erano, dopo la scoperta che il DNA spazzatura non è spazzatura e al contrario è importantissimo, dopo che si è scoperto che gli organi residuali del corpo umano non sono per nulla “inutili” ecco cadere una nuova “icona” della nomenclatura evoluzionista.

Come tutti sappiamo vi è una notevole capacità da parte dei batteri nel resistere agli antibiotici e questa abilità è stata sempre considerata una prova a sostegno della teoria di Darwin. Vi sono molti lavori che confutano l’ipotesi per cui la resistenza agli antibiotici è una prova a sostegno del neodarwinismo ma oggi a confutare gli evoluzionisti sono le loro stesse ricerche. Su Nature si legge che un gruppo di ricercatori canadesi guidati dalle dottoresse Vanessa M. D’Costa e Christine E. King, in forze alla McMaster University di Hamilton in Ontario, ha scoperto che la resistenza agli antibiotici è una capacità antica vecchia di migliaia di anni. In numerosi filamenti di DNA hanno individuato geni che codificano proteine capaci di resistere agli antibiotici di di β-lattame, anticicline e glicopeptidi. Le proteine sono state analizzate e sono uguali a quelle attuali che mostrano resistenza alle sunnominate tre classi di antibiotici. Ora per gli evoluzionisti nasce un problema, gli antibiotici sono stati scoperti poco prima del 1930 mentre la ricerca ha dimostrato che i batteri sono in grado di resistere agli antibiotici da migliaia di anni. Una evoluzione anticipata? Anche in questo caso i sostenitori della teoria di Darwin vengono ridicolizzati e chi, come i creazionisti, sostenevano che la resistenza agli antibiotici andasse ricercata nel patrimonio genetico ha avuto ragione.

http://voceditalia.it/articolo.asp?id=73602&titolo=Resistenza%20agli%20antibiotici%20dei%20batteri%20e%20antievoluzionismo&imm=0

6 pensieri su “RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI DEI BATTERI, ancora una volta i creazionisti hanno avuto ragione.

  1. Come dite voi, “Gli antibiotici sono stati SCOPERTI poco prima del 1930”. Scoperti, non inventati. Ora, a meno che non pensiate che una cosa non esiste finchè qualcuno non ne scopre l’esistenza, converrete che c’è una falla nel vostro ragionamento.

    • Non c’è necessità di replica.

      • Dico solo che non è sorprendente che da migliaia o milioni di anni esistano batteri in grado di resistere agli antibiotici, visto che da migliaia o milioni di anni esistono organismi in grado di produrre antibiotici. La famosa penicillina che ha dato inizio a tutto sarà anche stata scoperta in laboratorio, ma di certo non è stata creata in laboratorio. E non solo le muffe, ma anche alcune specie degli stessi batteri possono produrre antibiotici come cataboliti del processo di formazione di spore.

        Fra parentesi, credo che abbiate male interpretato l’esempio dei batteri e della resistenza agli antibiotici: nessuno ha mai voluto negare che, per puro caso, mutazioni utili a combattere determinati antibiotici siano sempre avvenute nel corso della storia evolutiva di batteri abitatori di vari habitat. Il punto è che queste mutazioni si sono rivelate selettivamente vantaggiose solo in habitat in cui vi erano antibiotici, che hanno portato a selezionare popolazioni in cui tutti gli individui sono resistenti, e non solo qualcuno. La selezione di un’intera popolazione che ha un carattere diverso dalla progenitrice è l’inizio della divergenza fra le specie.

      • Non abbiamo frainteso nulla e al contrario abbiamo sempre riportato fatti e non interpretazioni come anche lei fa nella sua considerazione. Se ha voglia si faccia una piccola ricerca e scoprirà che proprio il concetto di evoluzione a causa degli antibiotici era, sino a ieri, un cavallo di battaglia, orami caduto, degli evoluzionisti.

  2. Non negavo affatto che fosse, e ancora sia, un cavallo di battaglia degli evoluzionisti. Dicevo solo che lo è in un senso diverso da come mi sembra lo aveste inteso nell’articolo. Una popolazione di organismi presenta sporadiche mutazioni casuali dei suoi individui in ogni momento della sua storia evolutiva, non solo quando si presenta una condizione ambientale per cui quelle mutazioni si rivelano utili e vengono quindi selezionate favorevolmente.

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