DIFFERENZA GENETICA TRA UOMO E SCIMPANZE’


di Mihael Georgiev – 30/03/10-
Sequenziato il cromozoma Y dello scimpanzé

È stato sequenziato il cromosoma Y dello scimpanzé, il primate “più vicino” all’uomo. Ne da la notizia la rivista Nature che, in attesa della pubblicazione su carta, ha pubblicato online il 13 gennaio il relativo articolo. L’abstract è consultabile al linkhttp://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature08700.html.

Il confronto con il corrispettivo cromosoma umano ha dato risultati sorprendenti, dichiarati già nel titolo: “I cromosomi Y umani e degli scimpanzé sono notevolmente divergenti in struttura e contenuto genico”.

Secondo le cosiddette teorie del “decadimento rallentato”, la parte sessualmente specifica del cromosoma Y (MSY) sarebbe dovuta cambiare molto meno nei sei milioni di anni che sarebbero trascorsi dalla separazione dell’uomo e dello scimpanzé dal loro progenitore comune. Invece le differenze nella struttura delle sequenze sono notevoli e corrisponderebbero alla perdita di quattro geni (25% del totale) da parte dello scimpanzé e l’acquisizione di due geni da parte dell’uomo. Come risultato finale lo scimpanzé ha due terzi dei geni e la metà delle unità di trascrizione delle proteine rispetto all’uomo. Nel resto del genoma la differenza sembrerebbe di 1% soltanto, quindi compatibile con i sei milioni di anni della separazione tra i due primati, ma nel braccio MSY del cromosoma Y la differenza è così grande da richiedere 310 milioni di anni, che sarebbero quelli che “separano” l’uomo dal pollo.

Gli autori concludono che se la teoria del decadimento genetico possa essere il principale meccanismo per la comparsa di un nuovo cromosoma Y, il “rinnovo all’ingrosso” sembra il meccanismo della continua evoluzione del braccio MSY del cromosoma.

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Questo studio conferma che l’evoluzione – data per fatto sostenuto da milioni di prove – elude invece ogni tentativo di essere spiegata e misurata, riservando continuamente delle sorprese e smentendo le diverse teorie. O rimane “ferma” per milioni di anni, oppure “esplode”, riguarda pochi geni perché gli altri sono “ultra conservati”, cioè rimangono gli stessi in specie lontane Qui l’evoluzione invece si scatena e procede “all’ingrosso” e velocemente, “ristrutturando” però il solo braccio MSY di un solo cromosoma, quello Y, ignorando il resto del cromosoma Y e gli altri 45-47 cromosomi. I cambiamenti maggiori consistono nel “decadimento” del genoma. Con questo tipo di ragionamento l’antenato dello scimpanzé sarebbe più … umano che scimmiesco! L’evoluzione sarà pure bella come idea, ma vista con lente d’ingrandimento, cioè a livello genomico, sparisce.

Mihael Georgiev

Autore del libro “Charles Darwin. Oltre le colonne d’Ercole”

8 pensieri su “DIFFERENZA GENETICA TRA UOMO E SCIMPANZE’

  1. Per fortuna Dio (o l’evoluzione?) non ha dato ai primati un grado di socializzazione paragonabile a quello delle formiche o delle api ( gorilla regina, gorilla operai, gorilla soldato, gorilla che allevano altri animali, che coltivano funghi, che schiavizzano altre specie di primati, che costruiscono edifici, etc.) altrimenti saremmo costretti a considerarli uguali in tutto e per tutto a noi.

  2. L’evoluzione è un dato di fatto. Non potete prendere che sia un idea. Ci sono 4,1 miliardi di storia della vita documentata, quel che sono ignoti sono i meccanismi di evoluzione, ma l’evoluzione è un dato di fatto.
    Ci sono varie teorie sui meccanismi evolutivi: gradualismo filetico e equilibri puntati. Sono due meccanismi che sono presenti in tutte le documentazioni, dove il gradualismo filetico non spiega una continua evoluzione, arriva la teoria degli equilibri puntati la quali, vuoi per lacune paleontolighe, vuoi per un effettivo salto anomalo dei geni.
    E’ indecente che vi siano persone che cercano di negare l’evidenza. Smontate 4,1 miliardi di storia della vita, e poi ne riparliam.

    • *piccolo errore, la quale non c’entra una mazza

    • Il suo “dato di fatto” non è scienza, è un’affermazione data da un’interpretazione: esistiamo e quindi ci siamo evoluti. Il metodo è sbagliato.
      Esistiamo ma non sappiamo da dove è nata la vita, non sappiamo da dove arriva l’informazione, non sappiamo come sono nate le specie differenti. le sue considerazioni sono uguali a quelle di un qualsiasi creazionista.
      Le sue convinzioni così dogmatiche ci ricordano un fervente religioso.

  3. Pingback: POST sostitutivo sulla MEDITAZIONE da cui sono stati tolti gli interventi polemici. | Danielaarci's Blog

  4. vi prego, non appellatevi all’uomo fatto a somiglianza di Dio altrimenti chiunque abbia un minimo di cultura e cognizione di causa dimostrerebbe in un nulla che Dio, oltre ad essere un cattivo ingegniere in quanto ha prodotto una creatura altamente difettosa ed “arrangiuliata” ha anche poca fantasia. Grazie. De Marco dr Angelo

    • Come tutti sanno non siamo creazionisti in quanto riteniamo che evoluzionismo e creazionismo non appartengano alla sfera della scienza sperimentale ed empirica. Ma visto quello che scrive la inviterei a conoscere ciò di cui parla e poi affrontare l’argomento, infatti per i creazionisti l’uomo di oggi è decaduto e il suo stato è in degenerazione.
      Questo è possibile interpretarlo anche dalla genetica visto che il DNA non è in evoluzione ma al contrario in uno stato di degenerazione.
      Buona giornata.

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